Ho raccontato di me senza remore né timidezza. Gioacchino Caponetto parla del suo libro autobiografico Capo Cuore e Pancia

6 APRILE 2016 – Uno dei suoi desideri più grandi è di farsi conoscere dalla gente non solo come personaggio, ma come persona. Con questo libro, Gioacchino Caponetto, c’è riuscito. In Capo Cuore e Pancia (autobiografia pubblicata dalla Wordmage Edizioni che sarà disponibile dal prossimo 14 aprile anche su questo sito) Caponetto parla apertamente di sé, della sua storia radiofonica giunta alla soglia dei 40 anni, e della sua vita privata.
Per tanta gente, Gioacchino Caponetto è il conduttore radiofonico, lo speaker della radio, il personaggio che in tanti ascoltano e che pensano di conoscere, ma finita la diretta, la vita continua. Va avanti anche con le sue tante difficoltà da affrontare. Spento il microfono, resta il tempo di pensare, ricordare, e immergersi in un mare di nostalgia.
Gioacchino Caponetto si racconta senza remore né timidezza come non aveva mai fatto prima e in quest’intervista lancia qualche anticipazione su ciò che leggeremo. 

1. Giovedì 14 aprile festeggerai quarant’anni di radio e uscirà il tuo libro autobiografico Capo Cuore e Pancia: come stai vivendo l’attesa di questo giorno?
Lo sto vivendo con un’ansia pazzesca, ma di quelle belle. Dicono che l’attesa di un momento bello, valga quanto il godimento del momento stesso. Ed io mi godo l’attesa, sperando che tutto vada per il verso giusto. Il mio 40° anno con la radio è un traguardo importante, ne sono fiero, e se raccoglierò, penserò di essermelo meritato.

2. Il tuo è un racconto di vicende legate alla tua storia professionale e a fatti molto personali: quando nasce l’idea di scriverlo e perché hai scelto di parlarne?
L’idea nasce anni fa, ma nell’ultimo anno e mezzo ho pensato di partorirlo. Ho scelto di parlarne per tutti coloro che con immenso affetto sanno esserci senza invadere, e che mi hanno dimostrato un affetto immenso. Ad un certo punto ho pensato di fare luce sulla persona, oltre che sul personaggio.

3. La tua vita professionale è ricca di ricordi, aneddoti, incontri con artisti famosi. C’è un evento della tua esperienza cui ti senti particolarmente legato?
Sono tanti, ma se proprio devo sceglierne uno, allora cito quella volta in cui Vasco Rossi venne in studio a Radio Time. Continuai a respirare quell’aria per tanto tempo, e non mi sembrò vero.

4. Negli anni Settanta la radio non era molto diffusa e per tanti era considerata un gioco, mentre tu l’hai presa subito sul serio creando anche qualche malumore in famiglia, ma alla fine avevi visto giusto. Quanto è importante inseguire i propri sogni?
Inseguire i propri sogni è fondamentale, anche se talvolta preferisco che i piedi poggino per terra. Sì, avevo visto giusto, ma… per ogni scelta paghi un prezzo. Non posso sapere cosa sarebbe successo col “posto sicuro”, so invece che la mia scelta è stata fatta di immense soddisfazioni, appagamento personale, ma anche tante rinunce.

5. La radio in questi quarant’anni è cambiata molto. Quale sarà, secondo te, il suo futuro?
E chi può saperlo? Sembra che il futuro della radio sia il digitale, da un punto di vista strutturale crederò sempre alla radio fatta di musica e intrattenimento.

6. In Capo Cuore e Pancia hai scelto di parlare anche della tua vita privata, dell’infanzia e anche dei tuoi rapporti sentimentali: ci sono degli episodi che hai avuto difficoltà a raccontare?
Di me ho raccontato tanto, senza remore né timidezza. Durante questo percorso ci sono stati dei momenti in cui è stato difficile mettere nero su bianco i ricordi legati a vicende più personali, alla sfera affettiva, all’infanzia. Era inevitabile. 

7. C’è un capitolo che preferisci?
Forse la parte che riguarda alcuni stati tratti dal mio profilo Facebook, perché quelli sono i momenti in cui ho scritto davvero a cuore aperto.

8. A chi è rivolto questo libro?
E’ rivolto a tutti coloro che sono contenti per me e per questa mia scommessa vinta.

9. Cosa ti aspetti da Capo Cuore e Pancia?
Mi aspetto che piaccia, che si abbia voglia di rileggerlo, e soprattutto che a fine lettura venga voglia di esclamare: “E’ proprio lui! Capo cuore e pancia”.